Durante il Comicon Napoli 2025, abbiamo avuto l'onore di partecipare ad un incontro esclusivo in compagnia di Yuzu (autrice de Invitation of Yama) e Chien Chia-Cheng (autore di Wind Chaser), entrambi autori di origini taiwanesi. L'evento è stato organizzato da Toshokan e Taiwan Comics, realtà che - attraverso una selezione originale e accurata di autori e opere - riescono a diffondere la qualità e la bellezza insita nello sfaccettato panorama fumettistico taiwanese (e non solo).
Non esiste solo il Giappone, non vi sono solo mangaka nipponici: basta aprirsi a nuovi orizzonti, spostando lo sguardo un po' più in là.

Chi è Chien Chia-Cheng
Chien Chia-Cheng, autore e appassionato di treni fin dall’infanzia, è noto per manhua come Time Train (2013) e Wind Chaser (2023), quest’ultimo vincitore del Japan International Manga Award.
Wind Chaser è una graphic novel ambientata nella Taipei della fine della Seconda guerra mondiale. Racconta l’amicizia tra due liceali, Ida, taiwanese appassionato di atletica, e Miyahara, giapponese amante dei treni. I due, inizialmente rivali, trovano nella corsa un legame profondo, mentre attorno a loro la guerra e i cambiamenti politici sconvolgono la vita quotidiana.
La storia si svolge durante il passaggio del potere da Giappone a Cina, tra repressione e transizione, con la corsa e i treni come metafore di libertà. Il volume è arricchito da un saggio illustrato sulla storia ferroviaria di Taiwan e riflette anche sullo sviluppo dello sport nazionale, celebrando i successi olimpici taiwanesi.
Chi è Yuzu
Yuzu è un’artista taiwanese nata a Chiayi e formata all’Università Seika di Kyoto, dove si è specializzata in acquerello e inchiostro. Il suo stile personale mescola immaginari cupi e soprannaturali con un’ironia tagliente. Dopo il debutto nel 2014 con le illustrazioni per il gioco The Wonderful Island II, si fa notare per The Tiger God, fumetto ispirato al folklore taiwanese e prequel del film horror The Tag-Along.
Nel 2020 pubblica la sua prima opera da autrice completa, Invitation of Yama, una trilogia dark e irriverente ambientata nell’aldilà della mitologia buddista. Qui i giudici infernali Wuchang Nero e Bianco distribuiscono lasciapassare per il regno dei morti, fondendo mondo terreno e inferi in una satira dell’aldilà. La narrazione, priva di moralismi, esplora con leggerezza temi profondi come il destino, la colpa e la reincarnazione, in un Diyu che riflette il concetto di punizione temporanea secondo il Samsara.
L’ispirazione nasce da un malinteso infantile: Yuzu, da bambina, aveva immaginato il Lasciapassare di re Yama come un biglietto per entrare da vivi nel mondo dei morti. Da quell’idea, unita a esperienze personali e osservazioni esistenziali, prende forma l’opera.

Sicuramente un altro aspetto importante della storia sono i sentimenti provati dai protagonisti, specchio delle emozioni di diverse persone giapponesi nate a Taiwan che - per la prima volta nella loro vita - si son ritrovate a dover lasciare quella che per loro era la Terra Natìa e dover tornare in Giappone. C'è un intreccio sia di emozioni e sentimenti, sia di elementi storici.


In seguito alle domande poste dai colleghi, entrambi gli autori hanno approfondito il loro legame col Giappone e l'influenza culturale nipponica, nati - a loro dire - da una questione generazionale: loro e i loro coetanei sono cresciuti a riso e anime, con serie Tv e manga provenienti dal Giappone, che all'epoca deteneva il monopolio del mercato. I mangaka taiwanesi erano pochissimi, oltretutto i primissimi manga letti dalla loro generazione a Taiwan erano versioni piratate delle opere: i diritti sono stati acquistati in seguito da riviste locali, le stesse che - in un secondo momento - hanno iniziato a pubblicare i mangaka taiwanesi.
In tal senso, furono le stesse case editrici giapponesi a promuovere la diffusione dei manga taiwanesi, imponendo alle riviste locali di inserire 1\2 storie di autori locali. Ad oggi, gli autori taiwanesi hanno accesso anche ad una serie di fondi statali, possono formarsi e fare carriera, cose precluse a quelli appartenenti alla "vecchia guardia". La nuova generazione di mangaka taiwanesi, difatti, è molto più sfaccettata, può attingere a diverse influenze e ispirazioni.

Chien Chia-Cheng: I maestri Tsukasa Hojo (autore di City Hunter, Occhi di Gatto), Chika Umino (autore di Un Marzo da Leoni), per Taiwan invece Kiya Chang di sicuro!










La vita, dunque, può essere sia Inferno, sia un po' paradiso.

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